Vino Biodinamico

Notizie 13 Settembre 2017

Oggi si parla molto di vino biodinamico; per qualcuno è una semplice moda, per altri una scelta di vita. Vediamo nel dettaglio cosa significa e quali sono le caratteristiche e differenze con quello biologico.

Il viticoltore pioniere e portavoce in tutto il mondo della biodinamica è il francese Nicolas Joly, anche se ancora oggi i disciplinari che definiscono cosa è e come è fatto un vino biodinamico sono in fase di definizione a livello europeo (in sede di Demeter International). Sappiamo però con certezza che l’agricoltura biodinamica si basa sull’idea della natura in equilibrio, per cui, un vino biodinamico è solamente una conseguenza di come si definisce questa agricoltura.

L’aspetto caratteristico del vino biodinamico è dato dal legame con la terra e dalla ricostituzione della naturale fertilità del terreno.
E’ importante quindi, mantenere equilibrato in modo naturale il terreno con tutti i suoi organismi per ottenere da viti sane dell’uva di alta qualità.

In poche parole nella biodinamica non vengono utilizzati prodotti chimici e OGM e si lavora il terreno con i metodi tradizionali (non si usa il trattore). Tutto questo con l’obiettivo di rigenerare e rivitalizzare la terra di modo che le viti così possono radicarsi bene e sopportare periodi di siccità o pioggia.

Come trattamento antiparassitario si spruzzano le piante con infusi quali l’ortica, la camomilla, il finocchio, la valeriana e la corteccia; meglio ancora se tra le viti vengono posizionate delle querce perchè così ci saranno moti insetti per tenere lontano i parassiti.

Altra caratteristica della disciplina biodinamica è quella di seguire il calendario lunare anche per quanto riguarda il travaso e l’imbottigliamento.

Vino biodinamico non significa vino migliore; sicuramente però è trattasi di un prodotto di alta qualità ottenuto con un impegno 8 volte superiore rispetto ai metodi tradizionali.

Per riassumere, le tre caratteristiche principali sulle quali si fonda la biodinamica sono:

  • Mantenere la fertilità della terra, liberando in essa materie nutritive.
  • Rendere sane le piante in modo che possano resistere alle malattie e ai parassiti;
  • Produrre alimenti di qualità più alta possibile.

Il vino biologico, invece, viene riconosciuto dall’Unione Europea ed è caratterizzato da una riduzione delle pratiche chimiche (diserbanti, pesticidi, correttori di acidità, solfiti, filtraggi e chiarificanti chimici) sia in vigna che in cantina.

 

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